Gesù non respinge nessuno per il male fatto; la sua morte e risurrezione sono il segno della divina misericordia, che ricambia il bacio a chi lo tradisce. E' lontano dal Vangelo il ritenersi a posto, considerandosi giusti e senza colpa di fronte a Dio o il credersi perduti senza rimedio e senza speranza. 

San Giovanni Paolo II invitava ad “aprire, anzi, spalancare il cuore a Cristo!”. E' il suo amore per noi la luce potente che illumina il nostro cuore. San Francesco così pregava il Crocifisso: “Illumina, Signore, le tenebre del mio cuore. Dammi fede dritta, speranza certa, carità perfetta...”. 

Quante volte, discorrendo, consideriamo peccatori gli altri. Come i farisei, anche noi vorremmo che Dio fosse un giudice severo per “ladri, adulteri, assassini”, certi di essere premiati perché noi siamo buoni. Purtroppo chi crede di essere a posto in coscienza non si apre alla luce del cuore di Gesù misericordioso.